Parco archeologico di Centocelle

Parco archeologico di Centocelle

Parco urbano che comprende tre ville archeologiche: la villa cosiddetta “ad duas lauros”, la “Villa della Piscina” e la “Villa delle Terme”.

Nel 1909, in occasione della venuta a Roma di uno dei mitici fratelli Wright, il Club Aviatori di Roma prese in affitto il cosiddetto Pratone di Centocelle come area idonea alle evoluzioni e dimostrazioni aviatorie. All'inizio degli anni Venti, quest’area fu poi prescelta per la costruzione del primo aeroporto d’Italia. Alla fine degli anni Cinquanta l’aeroporto venne dismesso e l’area, restata pressoché libera, fu destinata, con il Piano Regolatore del 1965, ad una gran quantità di costruzioni nell’ambito del programma urbanistico denominato Sistema Direzionale Orientale (S.D.O.).

A seguito però di un vincolo archeologico apposto nel 1992, l’Amministrazione Comunale decise nel 1995 di destinare l'intera area alla creazione di un nuovo parco urbano definito soprattutto dalla presenza di tre ville.

Di queste, forse, la più famosa è la villa cosiddetta ad duas lauros che, in epoca tardo-antica, divenne un grande complesso occupante quasi due ettari, con un giardino decorato con sculture come l’erma bifronte rinvenuta durante gli scavi. Sul limite Nord-Est del complesso è stata portata in luce una struttura funeraria del tipo a tempietto, costruita agli inizi del III secolo, e destinata evidentemente al proprietario del complesso.

Importante anche la cosiddetta Villa della Piscina, composta appunto da una spettacolare piscina della fine del I-inizio II secolo d.C.

La terza villa è stata denominata Villa delle Terme perché la parte con gli ambienti termali è l’unica dell’originario complesso che si è salvata dalle distruzioni provocate dalle moderne cave per l’estrazione di pozzolana. La struttura è ancora ben conservata anche in alzato, con resti pavimentali tra cui spicca un mosaico con la raffigurazione di un pettirosso.

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