Nell’Edificio dell’Anagrafe Civile si conserva un dipinto eseguito da Orfeo Tamburi nel 1939. L’apertura straordinaria della sala è l’occasione per ammirare l’affresco che corre con un insolito sviluppo curvilineo su tre pareti della sala.

Nel seminterrato dell’Edificio dell’Anagrafe Civile, ex sede di Uffici del Governatorato, all’interno di un ambiente nato come “Sala di rappresentanza”, si conserva un interessante dipinto eseguito da Orfeo Tamburi (Jesi 1910-Parigi 1994) nel 1939. Il Carnevale Romano è stato realizzato ad affresco su un supporto di foratini che corre con un insolito sviluppo curvilineo su tre pareti della sala per un totale di 46,50 mq di superficie. L’artista racconta il carnevale senza soluzione di continuità, da sinistra verso destra, in un crescendo di colori e immagini che coinvolgono lo spettatore nella vivace atmosfera della festa.

Nei volti di alcuni personaggi si possono riconoscere i ritratti dal vero di artisti, letterati e amici di Tamburi. L’artista stesso si ritrae in piedi, vestito di rosso, con il capo coronato di alloro. Una sottile cinta bianca gli cinge la vita: solo un acuto e attento osservatore può scorgere ad una lettura ravvicinata la firma dell’autore e l’anno di realizzazione del dipinto.