Il Tevere nella Roma del medioevo. Online
Educare alle mostre, educare alla città
I porti, le navi, l’arsenale. Incontro online a cura di Ivana Ait e Andrea Fara.
#educaroma
In epoca medievale, Roma era una città con una spiccata dimensione portuale, come altri centri urbani con porti distanti dal mare. Gli studi che dagli anni Settanta del Novecento si sono incentrati sugli aspetti economici dell’Urbe hanno permesso di osservare come la città fosse servita da un porto, o meglio da un insieme di porti, di scali e di approdi, che formavano quello che si può definire un vero e proprio “sistema portuale marittimo-fluviale”, lungo il litorale compreso fra Monte Argentario e Terracina, di pertinenza della dogana di mare di Roma. A Nord si distinguevano i due principali scali di Corneto e Civitavecchia. La funzione del primo era collegata alla produzione granaria del Patrimonio, mentre Civitavecchia per la vicinanza a Roma svolse un’importante attività di interscambio. Qui la merce veniva scaricata quando le imbarcazioni erano troppo grandi, o quando i nocchieri non erano così esperti o per le avversità del tempo era pericoloso affrontare le foci del Tevere. In questi casi da Civitavecchia la mercanzia era trasportata a Roma o per la via di terra, lungo la via Aurelia, fino alla dogana di terra di S. Eustachio; oppure, trasbordata su barche di piccola stazza, riprendeva il mare per risalire il fiume. Da Sud sono i legni, carichi di vino e altri vari prodotti, provenienti da porti vicini (Sperlonga, Gaeta, Napoli) ma anche da quelli delle maggiori isole (Sicilia e Sardegna), ad affollare le banchine del porto cittadino di Ripa Romea, detta anche Ripa Grande. Situato sulla riva destra del fiume, considerato alla stregua di un vero e proprio porto di mare, a Ripa erano sbarcati prodotti esotici e di lusso, per rispondere al nuovo modello di consumo “rinascimentale” in crescita nel corso del Quattrocento. Gli scali di Ostia e Porto, all’imboccatura del Tevere e strettamente collegati con i porti sul fiume (all’epoca navigabile fino ad Orte), fungevano da postazioni di controllo e di presidio della navigazione fluviale. Alcuni documenti recentemente rinvenuti permettono infine di verificare l’esistenza anche per la Roma medievale di un vero e proprio Arsenale, organizzato su un lungo tratto della riva destra del Tevere.
Ivana Ait. Già Professoressa associata di Storia medievale presso il Dipartimento di Studi sulle Società e le Culture del Medioevo della Facoltà di Lettere e Filosofia dell’Università degli Studi di Roma “La Sapienza”. Si è prevalentemente occupata dell’economia di Roma nel basso Medioevo, con ricerche orientate all’analisi: dei sistemi creditizi e delle attività produttive e commerciali dell’Urbe e del suo territorio a partire dall’XI secolo e la loro articolazione nei secoli successivi; del mondo del lavoro; dell’attività dei mercanti-banchieri presenti a Roma, tra cui le importanti compagnie dei Medici, degli Spannocchi e dei Chigi.
Andrea Fara. È Ricercatore a tempo determinato confermato in Storia medievale presso Sapienza Università di Roma - Dipartimento di Storia Antropologia Religioni Arte Spettacolo. I suoi principali interessi di ricerca sono: la società e l’economia di Roma in epoca tardomedievale e rinascimentale, con particolare interesse alla presenza e all’attività di mercanti e banchieri presso la corte pontificia; la società e l’economia dell’Europa centro-orientale in epoca medievale, con particolare riferimento al regno d’Ungheria e ai suoi territori di Transilvania; l’analisi della crisi e della carestia in epoca medievale.
Incontro gratuito con prenotazione obbligatoria allo 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00).
L'incontro si svolge su piattaforma Google Suite. Si suggerisce di entrare con il browser Chrome.
A conferma della prenotazione viene inviata una mail con il link di accesso. Se si desidera ricevere l’attestazione ai fini dei crediti formativi è necessario entrare alla conferenza presentandosi con il proprio nome e cognome completo. Alla conclusione dell’appuntamento deve essere inviata una mail di richiesta, completa dei propri dati anagrafici e del corso di studi intrapreso, al seguente indirizzo: info_didatticasovraintendenza@comune.roma.it. Durante l’incontro è richiesto di tenere la telecamera accesa.
È previsto il rilascio di un attestato di partecipazione valido per la fomazione e l’aggiornamento docenti.
CREDITI FORMATIVI
SAPIENZA UNIVERSITÀ DI ROMA
La partecipazione a cinque incontri, attestata, dà diritto agli studenti dei Corsi di: Studi storico-artistici (triennale); Storia dell’arte (magistrale); Storia, Antropologia, Religioni (triennale); Scienze storiche (Medioevo - Età Moderna - Età contemporanea/magistrale) al riconoscimento di due crediti formativi universitari.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI DI ROMA “TOR VERGATA”
La partecipazione a nove incontri, attestata, dà diritto agli studenti del Corso triennale in Beni Culturali (Archeologici, Artistici, Musicali e dello Spettacolo) al riconoscimento di tre crediti formativi. Gli studenti possono partecipare anche soltanto a tre o sei incontri con il riconoscimento rispettivamente di uno o due crediti formativi.
UNIVERSITÀ DEGLI STUDI ROMA TRE
La partecipazione a sei incontri, attestata, dà diritto agli studenti dei Corsi di: Scienze dell’Architettura (triennale); Architettura-Progettazione architettonica (magistrale); Architettura-Progettazione urbana (magistrale); Architettura-Restauro (magistrale), al riconoscimento di due crediti formativi universitari.
ACCADEMIA DI BELLE ARTI
La partecipazione ad otto incontri, attestata, dà diritto agli studenti al riconoscimento di due crediti formativi.
Il programma è valido per la formazione e l’aggiornamento del personale della scuola sulla piattaforma S.O.F.I.A. del MIUR. Le iniziative formative saranno attivate nel Catalogo della piattaforma (soggetto erogatore dell’iniziativa: Sovraintendenza Capitolina ai Beni Culturali).
Lunedì 10 maggio 2021
ore 16.30
La data potrebbe subire variazioni che saranno indicate sulla pagina web e comunicate tramite e-mail.
Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali.
Progetto ideato e curato da Nicoletta Cardano.