Il Portus Tiberinus e il Foro Boario alle origini di Roma
Tevere Day
Foro Boario
Visita nell'ambito del Tevere Day.
A cura di Viviana Merlino.
L’area compresa tra le pendici del Campidoglio, la valle del Velabro ed il Tevere, nel punto in cui con ampia ansa circonda l’isola Tiberina, è detta Foro Boario, mercato del bestiame. A questo si affianca sin da subito il Foro Olitorio, mercato dei vegetali. In quest’ampia e umida valle, adagiata dolcemente sulla sponda del fiume, trovano facile approdo i commercianti che, provenienti da luoghi diversi, risalite le calme acque del Tevere, qui si fermano per scambiare le loro merci sotto lo sguardo protettore di Ercole.
Il nome di Ercole risuona nei luoghi a lui dedicati: l’Ara massima di Ercole, il Tempio, rotondo, dedicato a Ercole vincitore.
Ma non è la sola divinità ad abitare e proteggere questi luoghi, riconosciamo Portunus, divinità fluviale, protettrice dei porti e delle porte e la dea Mater Matuta, madre di Portunus, il cui tempio risale all’epoca di Servio Tullio e delle prime mura della nascente città.
All’età regia risale la stessa bonifica della valle con la costruzione della Cloaca Maxima. Nel corso dei secoli poi assistiamo alla lenta trasformazione dell’area da florido mercato a punto di incontro, a piazza circondata di portici, quindi a popoloso, cosmopolita quartiere medievale.
Oggi, pur avendo perso completamente il contatto visivo con il fiume, dopo la costruzione dei muraglioni, e nonostante l’imponente mole dell’edificio dell’anagrafe che lo taglia fuori da grande parte del centro, il Foro Boario mantiene la sua aria di luogo di confine, lo sguardo rivolto ai colli che lo circondano, e ci apre uno scorcio unico sulla Roma che fu.
Via della Greca, di fronte al tempio rotondo
Tel 060608 (tutti i giorni ore 9.00 - 19.00). Massimo 25 partecipanti. Non è richiesta la prenotazione
Organizzazione Sovrintendenza Capitolina con Zètema Progetto Cultura
Venerdì 6 ottobre 2023
ore 10.00
Attività e ingresso gratuito per tutti