Area archeologica della Grande Corte
La strada, larga 4 m, corre incassata nel barco tufaceo attraversando l’intera area di scavo in direzione est – ovest, con una lacuna dovuta a un ordigno bellico esploso nel secondo conflitto mondiale.
Nel settore Sud-occidentale dell’area scavata è situato un edificio che si articola intorno a un cortile rettangolare con pozzo centrale. A esso si accede dalla strada attraverso due ingressi collegati tra loro.
All’interno il percorso semicircolare di collegamento degli ingressi è lastricato con basoli su alcuni dei quali sono evidenti le tracce dei solchi dei carri. Sul cortile si aprono numerosi ambienti costruiti in tempi diversi e aventi tra loro funzioni diverse. Del complesso – identificato con una stazione di posta - non è possibile determinare l’estensione originaria in quanto tagliato a sud dall’ampliamento della Via Tiburtina moderna. La tecnica edilizia utilizzata (opera reticolata) permette di ipotizzare che il complesso sia stato usato con continuità dalla tarda età repubblicana (I secolo a.C.) fino al V secolo.