Mausoleo
Il Mausoleo, con il suo diametro di 300 piedi romani (circa m 87), rappresenta il più grande sepolcro circolare che si conosca; l’altezza ricostruibile è pari a circa m 45.
Il Mausoleo, con il suo diametro di 300 piedi romani (circa m 87), rappresenta il più grande sepolcro circolare che si conosca; l’altezza ricostruibile è pari a circa m 45.
Si ritiene generalmente che l’aspetto del Mausoleo non si riallacciasse alla tradizione dei tumuli etrusco-italici, bensì prendesse a modello i sepolcri dinastici dell’ambiente ellenistico; un’indicazione in tal senso è data dal nome stesso con il quale il sepolcro fu designato fin dall’inizio.
E’ possibile che Ottaviano abbia tratto ispirazione dalla tomba di Alessandro Magno, che egli visitò ad Alessandria nel 30 a.C. (Cass. Dio 51, 16, 5).
Nelle sue linee generali il monumento era costituito da un corpo cilindrico; la facciata era marcata dalla porta di accesso, rivolta verso Sud, preceduta da una breve scalinata e fiancheggiata da due pilastri sui quali erano collocate le tavole bronzee recanti il testo delle Res Gestae (fig. 4).Ai due lati della facciata, ciascuno alla distanza di m 25 ca dall’asse del monumento, erano due obelischi di granito (essi sono attualmente rialzati in piazza del Quirinale e in piazza dell’Esquilino).
L’area attorno al Mausoleo, lastricata in travertino, era delimitata da un basso recinto, formato da pilastrini lapidei collegati da catene (fig. 5).
Strutturalmente il monumento è composto da un nucleo cilindrico centrale (0), che costituiva la spina dell’edificio e probabilmente il sostegno della statua di Augusto posta alla sommità del tumulo, e nella base del quale era ricavata la cella sepolcrale destinata al principe, e da una serie di murature anulari disposte attorno a tale nucleo (1-5).
Le murature più esterne (3-5) erano collegate tra loro da setti radiali formanti due anelli di concamerazioni non agibili. Le murature più interne (1-3) formavano due corridoi concentrici disposti attorno alla camera funeraria vera e propria, delimitata dal muro 1 e racchiudente al centro il grande pilastro 0; sul lato interno del muro 1 vi erano tre nicchie rettangolari aperte, una di fronte all’ingresso e le altre a destra e a sinistra sull’asse trasversale del monumento. Il corridoio di accesso conduceva direttamente dalla porta esterna del Mausoleo all’ambulacro anulare delimitato dai muri 2-3 (figg. 6, 7, 8).
I cinque muri anulari che, assieme al pilastro centrale, costituiscono la struttura del sepolcro presentano caratteristiche costruttive e tecniche differenti, e dunque dovevano avere differenti altezze e funzioni.
La maggior parte dei muri presenta paramento in opera reticolata.
Fanno eccezione: il pilastro centrale (0) e il muro che delimita la camera sepolcrale (1), entrambi rivestiti su entrambe le facce con blocchi di travertino; inoltre il muro perimetrale (5), di notevole spessore (m 5,17) e rivestito, solo sul lato rivolto all’esterno, con blocchi di travertino; nonché il muro 2, spesso addirittura m 5,70 e rivestito in blocchi di travertino su entrambe le facce.
Inoltre nella faccia interna del muro 3, che presenta regolare paramento in opera reticolata, sono presenti alcuni pilastri in blocchi di travertino ammorsati nella muratura (fig. 9). Naturalmente le parti lapidee delle murature per lo più non sono conservate, a causa di sistematici interventi di spoliazione, ma sono ricostruibili in base alle impronte dei blocchi originari e ad altre testimonianze di carattere archeologico (fig. 10).