Nel 1917, durante i lavori per l’allargamento della via Ostiense, fu rimesso in luce un ampio settore della necropoli romana che fiancheggiava l’antica via Ostiensis. Le tombe, dotate di stucchi, affreschi dipinti e pavimenti a mosaico in ottimo stato di conservazione, sono un’importante testimonianza della popolazione che ha abitato questa zona della città per il lungo periodo che va dal II a. C. (tarda età repubblicana) al IV secolo dell’Impero. Le numerose iscrizioni funerarie della necropoli indicano che i defunti appartenevano a un ceto medio di artigiani e mercanti, con nomi orientali o greci.

L’accurato scavo archeologico, eseguito fra il 1917 e il 1919 sotto la direzione dell’Ispettore del Ministero per la Pubblica Istruzione Giuseppe Lugli, e la successiva sistemazione dell’area ad opera del Comune di Roma, con l’acquisizione dei reperti più significativi nei musei comunali, rappresentano un precoce e fruttuoso esempio di collaborazione Stato-Comune per la tutela e la valorizzazione dei beni culturali del territorio.

A un secolo dalla scoperta, la Sovrintendenza Capitolina avvia un nuovo programma di ricerca scientifica sulla necropoli. Saranno studiati i resti di ossa conservati ancora intatti nei vasi (olle) che contenevano le ceneri dei defunti. Lo studio, realizzato in collaborazione con gli antropologi del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Valencia, permetterà di ottenere molte utili informazioni sulla popolazione che abitava questa parte del territorio e sulla vita della necropoli ostiense.

Al momento è in corso la prima fase di ricerca, che riguarderà circa 100 urne rinvenute all’interno di tre piccoli sepolcri “a colombario” databili al I secolo d.C.

In occasione di questa particolare e interessante ricerca, la Sovrintendenza Capitolina propone un evento rivolto a tutta la cittadinanza per far conoscere l’importante area archeologica e le attività di studio e ricerca degli archeologi della Sovrintendenza Capitolina.

Sarà quindi possibile partecipare a due momenti distinti: il primo “CANTIERE APERTO” prevede brevi visite all’area archeologica del sepolcreto della via Ostiense durante le quali i visitatori potranno assistere direttamente alle attività degli antropologi; il secondo si svolgerà presso il Museo della Centrale Montemartini, dove sono esposti alcuni dei ritrovamenti più significativi provenienti dalla necropoli: a una conferenza tenuta dagli archeologi responsabili del progetto di ricerca seguirà una visita guidata alla collezione archeologica.

PROGRAMMA

 
Venerdì 22 settembre, ore 15.00-18.00

“CANTIERE APERTO” NELL’AREA ARCHEOLOGICA DEL SEPOLCRETO DELLA VIA OSTIENSE
Apertura straordinaria del Sepolcreto Ostiense durante le attività di studio dei resti ossei, con visite guidate all’area tenute da archeologi della Sovrintendenza (M. Marcelli, C. Carta, S. Serra).
All’interno dell’area archeologica saranno presenti i giovani membri dell’équipe di ricerca, disponibili a fornire informazioni sui metodi di analisi e ricerca utilizzati nello studio dei reperti.
Appuntamenti alle ore 15.00;15.45;16.30;17.15 (prenotazione obbligatoria)

Sabato 23 settembre

DALLO SCAVO AL MUSEO: MUSEO CENTRALE MONTEMARTINI
- Sala del treno di Pio IX, ore 11.00: Conferenza
- L’archeologia romana agli inizi del XX secolo: la scoperta del sepolcreto della via Ostiense
- Uno sguardo al futuro: progetti di ricerca e iniziative per la valorizzazione del sepolcreto. Il progetto di studio dei resti antropologici della necropoli (M. Marcelli, responsabile dell’area archeologica del sepolcreto della via Ostiense; L. Alapont, Direttore del Dipartimento di Archeologia dell’Università di Valencia)
- Sala Caldaie, ore 12.30: Visita guidata alla collezione archeologica del sepolcreto della via Ostiense (N. Agnoli, S. Guglielmi, B. Nobiloni, responsabili Museo Centrale Montemartini)