L’edicola, collocata sul retro del cinquecentesco chiostro del Bramante, afferente al complesso della chiesa di Santa Maria della Pace, è composta da un semplice baldacchino con motivo a mantovana in legno e metallo, che protegge un dipinto su tela con cornice rettangolare in legno.

L’opera, probabilmente di inizio Ottocento, raffigura la Madonna con Bambino, ripresa in posizione frontale su un fondo scuro parzialmente visibile nei frammenti di pittura ancora presenti. Il manto della Vergine è blu, mentre la veste del Bambino è rosso aranciato; le aureole sono dorate e impreziosite da corone d'argento a rilievo. Le due figure rivolgono lo sguardo direttamente all'osservatore, mentre il Bambino con la mano destra fa un gesto di benedizione.

Secondo alcuni studiosi la tela riprende l'iconografia della miracolosa immagine medievale, la "Salus populi romani", venerata nella Basilica di Santa Maria Maggiore. Questa antica icona, nella sua accezione di "protettrice del popolo di Roma" viene considerata storicamente tra le più importanti immagini mariane della città.

Testimoniano la presenza dell’edicola nel XIX secolo alcuni acquerelli realizzati da Stefano Donadoni e da Ettore Roesler Franz (della serie “Roma Sparita”), conservati a Palazzo Braschi.

In origine sotto il dipinto era una mensola per i fiori e la lampada per illuminare le ore notturne, sovrastante un'iscrizione con i versi di una preghiera: "O madre datemi / Un alma pura / Del ciel mostratemi / La via sicura", mentre l'icona era ricoperta da una lastra metallica. Nel tempo questi elementi devozionali e funzionali sono andati perduti e attualmente l'illuminazione della edicola è fornita da una lampada della tipologia modello "Trastevere" collocata nella finestra sottostante di pertinenza del Vicariato di Roma.