Statue parlanti
![Statue parlanti (in alto sx Madama Lucrezia; in basso a sx Pasquino; centro Abate Luigi; a dx Marforio) Statue parlanti (in alto sx Madama Lucrezia; in basso a sx Pasquino; centro Abate Luigi; a dx Marforio)](https://sovraintendenzaroma.it/sites/default/files/Statue_parlanti_1024x512_1.jpg)
Le quattro statue definite “parlanti” dalla tradizione popolare romana, sono quelle dette del Pasquino, dell’Abate Luigi, di Madama Lucrezia e di Marforio.
A queste sono state accorpate nel tempo quelle facenti parte della decorazione di due fontane e dette: del Babuino e del Facchino.
Le sculture, di varie epoche, sono anche definite come Congresso degli arguti, quindi considerate parlanti. Sono state per lungo tempo portavoce del malcontento popolare e hanno riscosso notevole fama a Roma. Sul corpo di queste statue e fontane, infatti, erano affisse anonime e sagaci satire in versi indirizzate ai personaggi in voga a Roma in vari periodi e, in particolare nel XIV-XVI secolo, quale espressione appunto del malcontento popolare nei confronti della classe più elevata che deteneva il potere e il controllo della città.
![Statua detta del Pasquino Statua detta del Pasquino](https://sovraintendenzaroma.it/sites/default/files/styles/homepage_evidenza/public/Statua%20detta%20di%20Pasquino_1024x512.jpg?itok=6qwVKJzb)
La statua del cosiddetto Pasquino raffigura un torso mutilo appartenente ad un gruppo marmoreo raffigurante Menelao col corpo di Patroclo della prima età ellenistica (III sec. a.C.).
![Abate Luigi Abate Luigi](https://sovraintendenzaroma.it/sites/default/files/styles/homepage_evidenza/public/Statua%20detta%20dell%27Abate%20Luigi_1024x512_0.jpg?itok=MWgt5JUH)
La statua, d’epoca tardo-romana, raffigura un togato, di dimensioni quasi al vero, così denominato dalla tradizione popolare romana con riferimento al nome di un abate della vicina chiesa del Sudario con simile fisionomica a quella della scultura.
![Statua detta di Madama Lucrezia (post restauro) Statua detta di Madama Lucrezia (post restauro)](https://sovraintendenzaroma.it/sites/default/files/styles/homepage_evidenza/public/Statua%20detta%20Madama%20Lucrezia_POSTRESTAURO_1024x512_0.jpg?itok=LJ9l3pGx)
Il busto marmoreo della cosiddetta Madama Lucrezia, forse ritratto di Faustina e proveniente dal Tempio di Iside, era esposto al pubblico fin dal XV secolo presso il Palazzo di San Marco, a sinistra dell’ingresso dell’omonima Basilica.
![Statua detta di Marforio Statua detta di Marforio](https://sovraintendenzaroma.it/sites/default/files/styles/homepage_evidenza/public/Statua%20detta%20di%20Marforio_1024x512.jpg?itok=uM9FEG5N)
La statua, risalente al I secolo, si trovava presso la chiesa di S. Pietro in Carcere, di fronte alla Chiesa dei Ss. Luca e Martina, dove la statua sarebbe rimasta fino al 1588.
![](https://sovraintendenzaroma.it/sites/default/files/styles/homepage_evidenza/public/storage/images/i_luoghi/roma_medioevale_e_moderna/fontane/fontana_del_babuino/467684-1-ita-IT/fontana_del_babuino.jpg?itok=dhXlP1_M)
La fontana del Babuino, così ribattezzata dal popolo romano che, a causa della sua bruttezza, ravvisava nella statua la figura di una scimmia, era in origine una fontana "semipubblica".
![Fontana del facchino Fontana del facchino](https://sovraintendenzaroma.it/sites/default/files/styles/homepage_evidenza/public/fontana%20del%20facchino_1024_512.jpg?itok=gyoNmcXM)
“Pasquino ha due concorrenti, uno il Facchino di Via Lata,
l’altro il Marforio sul Campidoglio.
Pasquino è destinato ai nobili,
Marforio ai cittadini,
il Facchino alla plebe”.
(Theodor Sprenger, Roma nova, 1660)