Archeologia in Comune - Monte Testaccio
Il Monte Testaccio, familiarmente chiamato dai romani “monte dei cocci”, è in realtà il prodotto di un gigantesco accumulo volontario, formatosi tra il I e il III secolo d.C., composto esclusivamente da frammenti di anfore.
In particolare, le anfore presenti a Monte Testaccio, provenivano dal sud della Spagna e erano destinate al commercio dell’olio che riforniva il mercato dell’Urbe. Questi contenitori, dopo il trasporto per mare, venivano scaricati nel vicino porto fluviale dell’Emporio.
Considerati “vuoti a perdere”, una volta travasato il contenuto, erano ridotti in frantumi e portati in quella che si può definire la prima discarica “differenziata” nella storia.
Via Nicola Zabaglia 24, percorso con barriere architettoniche, sito non accessibile a disabili motori
Prenotazione obbligatoria allo 060608 (tutti i giorni 9.00-19.00)
Massimo 15 partecipanti
Organizzazione: Sovrintendenza Capitolina in collaborazione con Zètema Progetto Cultura
Sabato 6 agosto 2022
ore 9.30
Visita gratuita, con biglietto d'ingresso secondo tariffazione vigente;
ingresso gratuito per i possessori della MIC card