Fontane

Fontana dei cavalli marini

FONTANA DEI CAVALLI MARINI
piazzale dei Cavalli Marini
Progettata dal pittore Cristoforo Unterperger e realizzata dallo scultore Vincenzo Pacetti, la fontana fu collocata alla fine del Settecento al posto della fontana del Mascherone o della Vela, distrutta insieme ai muri interni che delimitavano i tre recinti in cui era diviso il parco. Sembra che Pacetti avesse ricevuto in dono dal Principe Borghese un cammeo antico da copiare, o, al massimo, da tenere presente nell'ideazione della fontana. L'esecuzione delle singole parti fu suddivisa tra vari artisti in particolare, i cavalli sono di Luigi Salimei, tranne che nelle code e nelle ali, scolpite da Antonio Isopi che realizzò anche il sostegno centrale. La vasca è di Giovanni Antonio Berté

FONTANA DEI PUPAZZI
viale dei Pupazzi all'altezza di piazza di Siena
La fontana ha probabilmente sostituito, alla fine del '700, una precedente seicentesca con cavalli marini. Il catino di granito potrebbe provenire dalla fontana del Narciso, un tempo collocata nel giardino posteriore del Casino Nobile. Il gruppo con putti e delfini è stato rubato nel 1983.

FONTANA DEL FIOCCO
detta anche di Esculapio, piazzale del Fiocco
Fu realizzata intorno al 1830-34 su progetto dell'architetto Luigi Canina nell'ambito dei lavori di raccordo della Villa con i terreni acquistati dai Borghese verso piazza del Popolo. La fontana è completata da una vasca con elementi a roccaglia, sovrastata da un arco di stampo classico che conteneva una statua di Esculapio, danneggiata e distrutta nel 2006. Ai lati dell'arco vi sono due basamenti sormontati da due copie moderne di statue femminili.

FONTANA DEL SILENO
Parco dei Daini, viale dei Daini
È un piccolo laghetto artificiale realizzato tra il 1922-25 da Raffaele de Vico. Al centro è collocata una statua in cemento raffigurante un sileno.

FONTANA DELLA VENERE
piazzale Scipione Borghese
Si tratta di un'ampia vasca circolare realizzata nel XIX secolo con al centro la statua di Venere posta su una scogliera.

FONTANA OVALE
detta anche del Peschiera, viale Fiorello La Guardia
Grande bacino incassa nel terreno realizzato nel 1908 nella vallata creatasi, al lato del viale delle Magnolie, quando fu realizzato il collegamento con il Pincio.

FONTANE DELLE TARTARUGHE
Scalea Bruno Zevi (viale delle Belle Arti)
Realizzate in occasione dell'Esposizione Universale del 1911, le due fontane fanno parte della sistemazione della scalinata dei giardini di Valle Giulia ideata da Cesare Bazzani nel 1910. Nel 2004 sono stati realizzati lavori di restauro delle fontane e delle esedre circostanti.

FONTANE OSCURE
viale delle Fontane
Sono le due fontane poste in posizione prospettica ai lati del viale del Museo Borghese. In origine denominate Fontana Rotonda e Fontana Ovale, sono dette "oscure" per l'ombra degli alberi in cui sono immerse. Appartengono all'impostazione seicentesca del giardino.

FONTE GAIA
all'interno del Giardino del Lago
La fontana, detta anche dei Satiri o dei Conigli, venne realizzata tra il 1927-28 dallo scultore Giovanni Nicolini per il Governatorato di Roma. Al centro del bacino un gruppo scultoreo bronzeo che raffigura una coppia di satiri che sorreggono un piccolo satiro. L'installazione della fontana romana fu ritardata fino ai primi giorni del 1929, per una controversia intercorsa tra lo scultore e l'amministrazione comunale. Nicolini aveva offerto la fontana ad un prezzo che considerava basso, a condizione che venisse posta all'interno del Giardino del Lago; il Comune propose invece di collocarla a villa Aldobrandini e solo dopo una trattativa durata qualche mese si decise per l'attuale sistemazione. Sulla cornice superiore del cilindro sono incisi un'iscrizione latina con il nome dell'autore della fontana e la data dell'esecuzione. Sul retro del satiro, in basso è inciso sul bronzo il nome della Fonderia Laganà di Napoli che ha realizzato l'opera.

MOSTRA DELL'AQUA FELIX
viale Pietro Canonica
L'Acqua Felice fu condotta nella Villa da Giovanni Fontana nel 1610. Del percorso originale dell'acquedotto ora rimane solo la Mostra, realizzata verso la fine del Settecento da Antonio Asprucci, formata da una lastra di sarcofago sorretta da due grifi, sovrastata da un leone e con a lato due fontanelle a conchiglia.

FONTANA DELLE PIRAMIDI
viale delle Due Piramidi, angolo viale dell'Uccelliera
La fontana, insieme alla sua gemella, era originariamente addossata al portone che divideva il cosiddetto primo recinto (la parte antistante alla Galleria Borghese) e il terzo recinto (la zona della valle dei platani). Nel corso della risistemazione della villa alla fine del XVIII secolo per volontà di Marcantonio Borghese il portone fu demolito insieme con i muri che dividevano i diversi recinti della villa. Molto probabilmente si può attribuire il progetto per le due fontane ad Antonio Asprucci, forse già con l'aiuto del figlio Mario, che dal 1776 circa in poi era impegnato nella risistemazione di questa parte della villa.

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