Parco di S. Sebastiano

veduta del parco di S. Sebastiano

Il Parco di S. Sebastiano si estende lungo il tratto finale del tracciato urbano dell'antica Via Appia, ricalcato dall'attuale via di Porta S. Sebastiano. Sul lato di via di Porta S. Sebastiano, si trovano la chiesa di S. Cesareo e la Casina del Cardinal Bessarione.

Dove si trova: Municipio I, Rione - Celio
Epoca: 1925
Estensione: 6,5 ettari
Ingresso: via delle Terme di Caracalla 55, piazzale Numa Pompilio, via porta S. Sebastiano 2

L’area del parco fu consegnata dal Demanio al Governatorato con la convenzione del 21 aprile 1925, come seconda zona della Passeggiata Archeologica di Roma.

Il Parco fu istituito nel 1925 quando, dopo lunghi espropri, l'area fu consegnata al Governatorato di Roma come seconda zona della Passeggiata Archeologica.
Adibita in epoca romana a sepolture e a eleganti residenze, la zona fu nell'alto Medioevo luogo di vigne e di orti legati alla presenza di complessi religiosi e assistenziali. In particolare, due edifici compresi nell'area del parco, segnarono, a partire da quel periodo e per i successivi, le principali vicende edilizie della zona.
La Chiesa di S. Cesareo, nota fin dal XII secolo, e che le piante della prima metà del '500 riportano nelle forme di un modesto edificio con tetto a doppio spiovente, fu assegnata da Clemente VIII ai Padri Somaschi del Collegio Clementino da lui fondato nel 1564; successivamente ne fu affidato il rifacimento forse a Giacomo Della Porta, che realizzò l'attuale facciata a lesene su alto basamento. Scavi condotti al di sotto della chiesa hanno messo in luce i resti di un edificio romano con mosaici bicromi.
Accanto alla chiesa si trova la Casina detta del Cardinal Bessarione, villa del primo rinascimento romano attribuita, senza alcuna certezza, al celebre umanista greco, metropolita di Nicea dal 1437, ma comunque realizzata, come fanno supporre le pregevoli soluzioni costruttive, per una committenza di rango.
Della sistemazione del parco fu chiamato a interessarsi nel 1925 Raffaele de Vico, il quale propose un progetto che si adattava all'andamento scosceso del terreno, con scalee per raccordare i diversi livelli dell'area, prevedendo, tra le opere di giardinaggio l'integrazione delle essenze arboree esistenti con pini, cipressi, allori, lecci e la piantumazione di esemplari di Ulmus americana per i nuovi tratti di viali. Nel 1934 fu decisa la costruzione della sede della Scuola Giardinieri, per la formazione di giardinieri comunali.
Nel 1936 venne creata, nella parte più alta dell'area a verde, una colonia elioterapica utilizzata annualmente per la villeggiatura estiva dei bambini. La vocazione scolastica del parco, inaugurata negli anni Trenta, è tuttora mantenuta con la presenza di due scuole materne.

Bibliografia essenziale

C. Cecchelli, Nuove sistemazioni della Zona Monumentale-Passeggiata Archeologica e Colle Oppio, in "Capitolium", I, 1925, pp. 9-14;
A. Pernier, La storia e il ripristino di una villa del primo rinascimento sull'Appia, in "Capitolium", X, 1934, pp. 3-18;
M. De Vico Fallani, Storia dei giardini pubblici di Roma nell'Ottocento, Roma 1992, pp. 196-202
E. Ronchetti, Parco di S. Sebastiano, in A. Campitelli (a cura di) Verdi delizie. Le ville, i giardini, i parchi storici del Comune di Roma, Roma 2005, pp.71-72

Orario: 

dalle 7.00 al tramonto

Giochi per bambini vicino alla scuola materna comunale

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