Porta Tiburtina

Porta Tiburtina o Porta San Lorenzo è una porta d'ingresso nelle Mura Aureliane di Roma, attraverso la quale la via Tiburtina esce dalla città.

La porta Tiburtina è un monumento complesso, cresciuto nel tempo attorno all’arco di travertino che permetteva alle acque Marcia, Tepula e Julia di scavalcare la via Tiburtina.

Verso l’interno della città sull’arco sono visibili tre iscrizioni; quella più in alto celebra i grandi lavori di Augusto (5 a.C.). Le altre ricordano i restauri di Tito (79-81 d.C.) e Caracalla (212-217 d.C.). Prima dell’ultimo restauro il livello della via Tiburtina fu innalzato e un pavimento in grandi lastre di travertino nascose la parte inferiore dell’arco.

Durante l’edificazione delle mura di Aureliano (270-275 d.C.) il monumento fu trasformato in una delle nuove porte della città affiancata da due torri all’esterno dell’arco. Sotto l’imperatore Onorio (401 d.C.) le torri originali furono inglobate in nuove basi quadrangolari, mentre le mura venivano innalzate di vari metri. La porta Tiburtina fu dotata di una camera di manovra per la saracinesca di chiusura addossata all’arco; sulla facciata, sotto le finestre, è ancora visibile l’iscrizione commemorativa. Sul lato interno fu costruito un recinto fortificato con un’altra porta monumentale aperta verso la città.

Dal Medioevo la porta prese il nome di Porta San Lorenzo, dalla basilica verso cui si dirige la via Tiburtina. Tra il Medioevo e il Rinascimento la porta Tiburtina subì notevoli demolizioni e successivi restauri. I maggiori interventi, evidenti nelle torri, risalgono al XII-XIV secolo e alla grande campagna di ricostruzioni del papa Niccolò V (1451). Gli stemmi dei cardinali Carafa e Farnese (XVI secolo) presenti sulla torre più alta testimoniano la funzione amministrativa della porta come punto di esazione di dazi e pedaggi.

Gli ultimi grandi interventi sulla porta riguardano la costruzione dell’acquedotto Felice (1585), che riutilizzò il canale dell’Acqua Julia contenuto nell’arco, e la demolizione del recinto interno avvenuta nel 1869. Nel 1917 la porta fu chiusa al normale transito e trasformata nell’area archeologica che vediamo oggi; la base dell’arco di Augusto fu scoperta dopo 17 secoli.

È ora in corso di attuazione (2018) un progetto di restauro e allestimento degli spazi interni per la futura apertura al pubblico.