Mausoleo detto "Il Torrione"

Il cosiddetto Torrione era uno dei più grandiosi mausolei di Roma a forma di tumulo contenuto in un poderoso tamburo circolare (circa m. 41 di diametro) che doveva essere rivestito esternamente da blocchi di travertino dei quali oggi non resta traccia.

La sua fisionomia originaria è stata snaturata dalla completa eliminazione del tumulo di terra dopo la seconda guerra mondiale e dalla successiva demolizione di parte del tamburo in occasione dell’allargamento della via Prenestina; inoltre, dopo il 1980 furono eliminate le casupole che erano state costruite a ridosso del monumento. L’ingresso si trovava sul lato opposto della via Prenestina e tramite un corridoio all’interno del tumulo si accedeva alla camera sepolcrale con tre nicchie rettangolari, i due ambienti erano in opera quadrata a blocchi di tufo e coperti con volta a botte. I bombardamenti della guerra causarono il crollo di una parte del corridoio e lo smottamento di numerosi blocchi della cella. Il sepolcro è datato all’età augustea, ma non si conosce il nome del suo destinatario, infatti non esistono prove a favore delle attribuzioni ipotizzate da alcuni studiosi.

Rimase prima compreso in una vigna, poi nel corso del 1400 in proprietà Rufini fu adibito a cantina, a fianco fu eretta una torre a due piani. Alla fine del XVI fu ceduto ai Padri Domenicani Irlandesi che vi addossarono un casale ed un pozzo, ancora esistente e rifatto nel 1800.

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Attualmente il monumento non è accessibile al pubblico

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