Museo Archeologico della Villa romana dell’Auditorium e del suo territorio
La scelta di esporre i reperti rinvenuti durante i lavori di costruzione del nuovo Auditorium nel vasto ambiente che affaccia sui resti della villa romana rimessa in luce offre, infatti, la possibilità di apprezzare nella sua interezza un contesto archeologico di notevole interesse.
L’allestimento illustra le principali fasi di vita del complesso archeologico. Le trasformazioni architettoniche dell’edificio sono ben descritte grazie ad alcuni modellini in legno, a disegni ricostruttivi e ad un grande plastico. Quattro vetrine raccolgono materiali archeologici selezionati come suppellettili per il culto e vasellame da cucina e da tavola, mentre due grandi teche ospitano le ricostruzioni di particolari contesti quali un focolare per la cottura del pane e la dispensa di una cucina. Viene anche esposto il calco della base del torchio oleario (torcular) rinvenuto tra i resti della grande villa impiantata intorno al 500 a.C., ritrovamento che testimonia come la coltivazione dell’olivo abbia rappresentato per il proprietario del fondo una redditizia attività produttiva. All’interno dello spazio museale particolare risalto viene dato alla grande tegola di gronda con testa di Acheloo, antica divinità fluviale. La tegola fu inserita nel tetto prospiciente la corte della zona signorile in occasione di una grande ristrutturazione dell’edificio databile intorno al 300 a.C.
L’allestimento è completato da una seconda sezione espositiva dedicata al “racconto” del territorio circostante: grazie ai pannelli didattici, alle foto, alle postazioni multimediali e alle ricostruzioni tridimensionali, il visitatore può compiere un interessante viaggio a ritroso nel tempo.
IL MUSEO ARISTAIOS
Dal 2012 l’area museale si è arricchita ulteriormente grazie alla creazione del Museo Aristaios, nato da un accordo, finalizzato alla fruizione e alla valorizzazione del patrimonio storico artistico, tra diverse forze istituzionali: Roma Capitale, il Mibac ( Direzione Regionale per i Beni Culturali e Paesaggistici del Lazio) e la Fondazione Musica per Roma. L’allestimento è stato realizzato, su progetto dello studio Alvisi Kirimoto, con fondi del Ministero per i Beni e le Attività Culturali e con il contributo della Camera di Commercio di Roma.
Nel Museo sono esposte 161 opere acquistate nel 2010 dal Ministero per i Beni e le Attività Culturali dagli eredi del grande Maestro Giuseppe Sinopoli. La splendida collezione si avvale di reperti archeologici che comprendono esemplari che vanno dalla ceramica minoica del 3200 a.C. a quella del 300 a.C. proveniente dalla Magna Grecia. Particolarmente significativi i reperti di produzione attica: sono presenti opere dei principali pittori a figure nere, tra cui Lydos, il Pittore di Lysippides, esponenti della cerchia di Nikostenes, e dei pittori attici a figure rosse, come il Pittore di Syleus e di Eretria. Si possono inoltre ammirare: un raro vaso in marmo di produzione cicladica (3200-2700 a.C.), vasellame in bronzo etrusco e magno-greco e una serie di statuette prevalentemente votive, raffiguranti divinità, devoti ed animali.
Per info sugli orari di apertura e sulle possibilità di visita contattare 06 80241281
Ingresso libero