“La Principessa Scudiero”. Come in una fiaba ...la capacità delle donne di fare il bene promuovendo armonia e bellezza.

Data: 
08/03/2014 - 15/03/2014
Tipologia: 
Abstract: 

In occasione della giornata della Donna, la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio e l’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica - Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali di Roma Capitale e la Commissione Assembleare Cultura di Roma Capitale organizzano, rispettivamente, sabato 8 marzo, a Nemi, presso il Museo delle Navi Romane e venerdì 14 marzo, a Roma, nella sala Pietro da Cortona dei Musei Capitolini, due incontri di studio che si propongono di esporre alcuni temi relativi alla donna, analizzata nei suoi vari aspetti, attraverso un percorso diacronico, che dall’antichità arriva ai giorni nostri. Atteggiamenti violenti nei confronti delle donne possono affondare le radici in un passato molto lontano? L’incontro fra studiosi del mondo antico e di disclipine varie arricchisce le conoscenze sul concetto di donna contrapposta all’uomo, ma anche sulla capacità delle donne di promuovere l’arte e la cultura ripristinando l’equilibrio sociale.

Una serie di conferenze tenute da archeologi, psicoanalisti, antropologi, imprenditori e esponenti della politica culturale tenterà di divulgare le conoscenze nei vari settori sull’operare delle donne. A queste, fin dai primordi, spettano il racconto, la riflessione, la cultura. Nella storia, nei racconti mitici e fiabeschi, così come nel lavoro quotidiano, alla donna è attribuita la capacità di differenziarsi dall’uomo, ma anche di disegnare una unità e una riunificazione, conservando la memoria e promuovendo rispetto, armonia e bellezza. Il titolo è quello di una fiaba all’interno della quale si ritrovano i mutamenti che, come una femminile tessitura, intrecciano le trame della vita.

La realtà “supera” le fiabe: in questi ultimi tempi strumenti giuridici, norme internazionali e il lavoro di associazioni che operano nel sociale e nella cultura in genere, costituiscono un grande avanzamento. Per questo l’incontro promosso dall’Assessorato alla Cultura, Creatività e Promozione Artistica-Sovrintendenza Capitolina ai Beni Culturali e dalla Commissione Assembleare Cultura di Roma Capitale, con la Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio, e la collaborazione delle associazioni La Bifernina, Zonta International e Cipsi, può condurre indietro nel tempo con la coscienza di un presente migliore per la costruzione di un più armonico futuro.

La giornata di studio si articola in due sezioni, “La trasmissione dell’arte e della cultura”, “La partecipazione al senso della natura, la cura del corpo e l’espressione della femminilità”. Il programma riunisce figure maschili e femminili senza antagonismo. L’intento è di incidere socialmente attraverso i valori più importanti di una società avanzata che risiedono nella creatività, come processo di generazione, secondo un sapiente e antico concetto di poesia. Poesia è creazione, generazione, composizione e, dunque, il processo di opposti che generano unità e che com-pongono la realtà più profonda della vita.

PROGRAMMA DEL CONVEGNO

  • 15.00 REGISTRAZIONE AL CONVEGNO
    Saluti Istituzionali
    La trasmissione dell’arte e della cultura
    Introduce: Marina Mattei
    Presiede Mario Giampà (Psichiatra, Psicoanalista dell’International Psychoanalytical Association).
  • 15.15 Michela Di Biase (Storica dell’Arte, Presidente della Commissione Cultura di Roma Capitale)
    La città al femminile. Una diversa visione.
  • 15.30 Lucia Valente (Professore di Diritto del Lavoro, Sapienza Università di Roma, Assessore al Lavoro della Regione Lazio).
    Strumenti giuridici e normativi per il lavoro femminile: costruire una parità effettiva.
  • 15.45 Paola Berbeglia (Antropologa cognitiva, Presidente di CreA,Vice Presidente CIPSI)
    Il ruolo del femminile tra stereotipo equotidiano: il caso delle donne africane.
  • 16.00 Maura Ianni (Psicoterapeuta psicoanalitica, Coordinatrice psicologo residenze per anziani).
    La narrazione della guerra vissuta come elemento identitario delle ottantenni e novantenni del 2000.
  • 16.15 Maria Grazia Bernardini (Storica dell’Arte)
    Isabella D’Este e Peggy Guggenheim, committenti raffinate e geniali.
  • 16.30 Marco Ramazzotti (Professore di Archeologia e Storia dell’Arte del Vicino Oriente Antico, Sapienza Università di Roma).
    La mitopoiesi della creazione nell’antica Mesopotamia. Gli archetipi femminili nella trasmissione del Buon Governo.
  • 16.45 Marina Mattei (Curatore Archeologo dei Musei Capitolini)
    Compagna, riequilibratrice del potere, capace di tessere gli intricati fili della realtà. La trama continua dall’Antico.
  • 17.00 Emilia Gangemi ( Editore, Presidente del Comitato “Scuola e Università” di Unindustria, già Vice Presidente di Confindustria Lazio)
    Le idee e i racconti si fanno libro. Cura delle edizioni, cura degli autori, diffusione della cultura.
    La partecipazione al senso della natura, la cura del corpo e l’espressione della femminilità.
  • 17.15 Laura Maria Vigna (Archeologa classica)
    La capacità di percepire i principi e i segreti della natura: Affinità fra donne e animali nel mondo antico.
  • 17.30 Sonia Albanese Carotti (Cardiochirurga dell’Ospedale Bambin Gesù di Roma, Governatrice di Zonta International)
    Il ruolo del femminile in medicina dal mondo antico a oggi.
  • 17.45 Ersilia D’Ambrosio (Archeologa, Epigrafista latina)
    Testimonianze d’amore. Patimenti, legami e promesse.
  • 18.00 Giuseppina Ghini (Direttore Archeologo Soprintendenza per i Beni Archeologici del Lazio)
    Medea, Fedra, Clitennestra: quando il risentimento genera morte
  • 18.15 Maria Torlini (Psicoterapeuta, Docente per la formazione del personale di scuola e sanità)
    La donna e l’uomo nel terzo millennio: sensazioni, emozioni e razionalità. Due cervelli diversi ma complementari
  • 18.30 Grazia Solferino (Avvocato Rotale)
    La femminilità oggi nel lavoro, nella famiglia e nella società
  • 18.45 Virginia Salles (Psicoterapeuta, Giornale Storico del Centro Studi di Psicologia e Letteratura)
    Il richiamo di Iemanjà, la passione più profonda dello spirito occidentale.
    Saranno lette due poesie di Tiziana Di Fabio e di Lucrezia Giordanelli
    Dibattito
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