In ogni singolo laboratorio, l'intento è di avvicinare i cittadini alla conoscenza dell’arte attraverso l'esperienza personale. L’osservazione di un oggetto artistico e le emozioni da questo suscitate diventano il punto di partenza per una esperienza estetica personale e di gruppo, in modo da condividere suggestioni e riflessioni che portino ad arricchire la sfera personale. 

Un curatore, archeologo o storico dell’arte, e un gruppoanalista guideranno il gruppo in due diversi momenti: il primo di conoscenza di opere museali o di frammenti archeologici monumentali, il secondo di raccoglimento e confronto sulle libere associazioni e riflessioni che la visita ha suscitato.
Si apre così la possibilità di arrivare a nuove intuizioni, aprirsi a nuovi nessi ed esplorare altre, imprevedibili, possibilità di senso, stimolati dall’esperienza dell’arte.
 
Il primo appuntamento, il 24 aprile, è dedicato ad Archeologia e memoria. Nell’area archeologica dei Fori Imperiali, attraverso l’osservazione dei resti monumentali, il racconto del luogo e delle sue diverse stratificazioni, si attiverà un laboratorio che a partire dalla “scienza dello scavo” stimolerà riflessioni e suggestioni sulla metafora dell’archeologia, sui sistemi di “archiviazione della memoria”, sul lavoro di disseppellimento e sulla ricomposizione di frammenti sparsi.

Seguiranno nei mesi di settembre e novembre 2019 altri due laboratori realizzati alla Centrale Montemartini e al Museo Napoleonico.

L’iniziativa  è realizzata nell’ambito della convenzione con il Dipartimento di Salute Mentale della ASL Roma1.