Il muraglione verso la Suburra

Veduta attuale del Foro di Augusto, con il grande muro di fondo verso la Suburra

Sul lato opposto, a est, la situazione era (ed è) invece completamente diversa. L’intero complesso era infatti qui delimitato da un gigantesco muraglione in blocchi di peperino, pietra gabina e travertino, alto fino a 33 metri nel tratto più elevato. Peperino e pietra gabina erano ritenuti ignifughi: l’alta parete era stata infatti realizzata per isolare e proteggere il Foro dalla retrostante Suburra, quartiere popolare e sovraffollato nel quale gli incendi erano frequentissimi a causa della diffusa presenza di strutture in legno. Nel muraglione si aprivano (e si aprono) i due accessi al Foro dalla Suburra, costituiti da un triplice arco a sinistra del Tempio e da un arco monumentale in travertino a destra, chiamato dal XVI secolo “Arco dei Pantani”. Il muraglione di fondo del Foro di Augusto costituisce ancora oggi una delle emergenze monumentali più impressionanti dell’area dei Fori Imperiali, apprezzabile sia sulla fronte da Via dei Fori Imperiali e Via Alessandrina che sul retro, lungo Via di Tor de’ Conti.