Il frontone del Tempio

Frontone del Tempio di Augusto

Le origini divine della Gens Iulia e, al contempo, di Roma venivano esaltate dalla decorazione del frontone del Tempio. Qui, al centro, giganteggiava la statua colossale di Marte, presentato come un dio aggressivo, seminudo, con la lancia nella destra (allusione alla guerra), una spada rinfoderata nella sinistra (allusione alla fine della guerra e quindi alla pace) e il piede sinistro poggiato sul globo (allusione al mondo e quindi al dominio su di esso).

È facile intuire che nella figura di Marte si poteva (e doveva) riconoscere un evidente riferimento ad Augusto stesso nella sua veste di vendicatore di Cesare, di conquistatore e di pacificatore dell’Impero. Alla destra di Marte tornava Venere, raffigurata con un Amorino sulla spalla come nella statua nel Tempio di Venere Genitrice nel Foro di Cesare. Accanto a Venere erano Romolo e la personificazione del Palatino, ennesimo riferimento ad Augusto, che sul Palatino aveva deciso di abitare. Alla sinistra di Marte erano le statue della Fortuna, della Dea Roma e la personificazione del Tevere. Sugli spigoli laterali del frontone svettavano due figure di Vittorie alate, in bronzo dorato: nel 1932 fu rinvenuto il piede di una di esse, oggi esposto nel Museo dei Fori Imperiali.

 

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