Il Foro della Pace come museo
Gli autori antichi ci raccontano che nel Templum Pacis erano esposte per il godimento del pubblico numerose opere d’arte realizzate dai più celebri artisti greci, in particolare dipinti e, soprattutto, statue.
Questo faceva del complesso oltre che un luogo di culto, un giardino e una biblioteca, anche uno straordinario museo, che si andò arricchendo nel corso del tempo e che era frequentato e descritto nelle fonti letterarie ancora all’inizio del VI secolo. La maggior parte delle statue doveva essere esposta nei portici, divisi a metà da una transenna continua in marmo cipollino che separava così lo spazio nel quale si potevano muovere i visitatori (verso l’esterno) da quello in cui erano posizionate le opere (verso l’interno). Nel Templum Pacis furono anche riposte le spoglie tolte al Tempio di Gerusalemme, distrutto nel 70 al culmine della repressione della rivolta giudaica; tra queste, la tavola per il pane di proposizione, le trombe e uno dei candelabri a sette braccia che figurano sui rilievi interni dell’Arco di Tito.