L’edicola è posta all’angolo di un edificio del XVII secolo, ma potrebbe aver fatto parte di una piccola cappella documentata in zona alla fine del secolo precedente, come suggeriscono alcune tracce di un affresco sottostante, ancora parzialmente visibile. L’insieme è attualmente rappresentato da un dipinto a olio databile alla prima metà del secolo XVIII, compreso entro una ricca incorniciatura architettonica in stucco. Al di sotto di un grande baldacchino composto da un panneggio ricoperto di nuvole, un trionfo di putti adoranti, in parte appoggiati su mensole antiche in marmo. Cherubini tra le nuvole si scorgono nella parte alta e bassa dell’incorniciato. L’immagine all’interno è quella della Natività: Maria e Giuseppe si inginocchiano in adorazione del Bambino – il bue e l’asino in secondo piano – entro una capanna attraversata da raggi luminosi che discendono dallo Spirito Santo, posto al di sopra dell’immagine di Dio Padre. 

L’incarnazione, la Trinità, la Vergine rappresentano i temi chiave ai quali rimanda l’immagine devozionale: l’assunto di fede che Gesù sia figlio al contempo di Maria e concezione dello Spirito Santo rappresenta l’essenza umana e divina della sua nascita, esplicitate dalle iscrizioni latine visibili nel cartiglio in alto e nell’iscrizione sottostante il dipinto.