Villa Torlonia

Casino Nobile di Villa Torlonia

Dove si trova: Municipio II, quartiere Nomentano
Epoca: XIX - XX secolo
Estensione: 14 ettari
Ingresso: via Nomentana 70, via Siracusa, via L.Spallanzani

Originariamente proprietà agricola della famiglia Pamphilj venne acquistata alla fine del Settecento dal banchiere Giovanni Torlonia che commissionò a Giuseppe Valadier il progetto di trasformazione della proprietà agricola in propria residenza, attraverso la realizzazione del Casino Nobile e del Casino dei Principi. Nel 1832, l’erede Alessandro Torlonia proseguì i lavori di abbellimento, attraverso la costruzione di altri fabbricati, tuttora visibili come il Tempio di Saturno, le finte rovine di gusto neo-classico, una Tribuna con fontana, un Anfiteatro e la caratteristica Caffè-House. La sistemazione del verde, nell’area meridionale del parco ricalcava il gusto dei giardini romantici, con l’inserimento di laghetti, viali irregolari e nuovi edifici concepiti secondo lo spirito eclettico: la Capanna Svizzera, la Serra, la Torre, la Grotta Moresca e il Campo per tornei. Dopo un lungo periodo di abbandono, la villa divenne negli anni Venti residenza della famiglia Mussolini. Nel 1978 villa Torlonia è stata acquisita dal Comune di Roma e trasformata in parco pubblico. Attualmente la villa ha riacquistato l’antico splendore, offrendo al pubblico tre sedi museali espositive: il Museo della Casina delle Civette, dedicato alla vetrata artistica, Il Museo del Casino Nobile, che ospita il Museo della Villa e la collezione della Scuola Romana, Il Casino dei Principi sede dell’archivio della Scuola Romana e spazio per mostre temporanee. Un gradevole punto di ristoro si trova presso La Limonaia e, nell’attiguo Villino Medioevale, ha sede la ludoteca Technotown.

Tra il 1802 e il 1806 Valadier convertì l'edificio padronale in un elegante Palazzo, trasformò il piccolo casino Abbati in una palazzina assai più graziosa (l'attuale Casino dei Principi), edificò le Scuderie e un maestoso ingresso (demolito con l'ampliamento della Nomentana).Valadier si occupò anche della sistemazione del parco realizzando viali simmetrici, tra loro perpendicolari alla cui intersezione, in posizione centrale era posto il palazzo, con il prospetto settentrionale in asse con uno degli ingressi della villa sulla Nomentana.
Numerose opere di arte classica, in gran parte scultoree, vennero acquistate per arredare la Villa.
Alla morte di Giovanni, nel 1829, il figlio Alessandro di fatto ereditò le proprietà più significative: il Palazzo di Piazza Venezia, la Villa sulla Nomentana e il Banco.Nel 1832 Alessandro incaricò Giovan Battista Caretti, architetto e pittore, di arricchire e ampliare la tenuta.Caretti lavorò per i Torlonia per circa 10 anni, avvalendosi di una folta schiera di collaboratori, pittori, scultori, architetti, decoratori, scalpellini ma eseguì personalmente anche buona parte delle decorazioni parietali negli edifici da lui rinnovati.
Oltre ad ampliare i vecchi edifici, assecondando il gusto eclettico del Principe, Caretti edificò anche alcune strutture a decorazione del parco: i Falsi Ruderi, il Tempio di Saturno, la Tribuna con Fontana, un Anfiteatro, il Caffe - house, la Cappella di S. Alessandro (quest'ultimi tre non più esistenti).
Per progettare ed eseguire i successivi lavori all'interno della Villa, Alessandro si rivolse ad altri due architetti: Quintiliano Raimondi, per il Teatro e l'Aranciera (oggi più comunemente chiamata "Limonaia") e Giuseppe Jappelli, al quale venne affidata la sistemazione di tutta la parte sud della Villa. Quest'area fu completamente trasformata con viali serpentinati, laghetti e piante esotiche e disseminata di edifici ed arredi di gusto fantastico: la Capanna Svizzera (poi trasformata in Casina delle Civette), la Serra, la Torre e la Grotta Moresca, il Campo da Tornei.
Il grandioso programma autocelebrativo culminò nel 1842 con l'erezione di due Obelischi in granito rosa, dedicati alla memoria dei genitori Giovanni e Anna Maria Torlonia.
Nonostante le premesse, Villa Torlonia non fu che in pochissimi casi quel ritrovo mondano e fastoso per l'alta nobiltà romana e straniera che Alessandro avrebbe voluto.
Il nuovo erede Torlonia, Giovanni, interessato al rilancio del nome di famiglia, fece realizzare il Villino Medievale, un nuovo muro di cinta, il Villino Rosso, il Villino di guardiania all'ingresso di Via Spallanzani e trasformò radicalmente la Capanna Svizzera che prese l'attuale forma di Casina delle Civette.
I nuovi edifici furono per lo più destinati ad abitazione.
Nel 1925 la Villa venne concessa come residenza a Mussolini fino al 1943. Nel 1940 Mussolini, preoccupato per l'intensificarsi dei bombardamenti alleati, fece allestire nella cantina sotto il "laghetto del Fucino" un ricovero, presto ritenuto inadeguato. L'anno dopo fece approntare nel piano seminterrato del Casino Nobile un rifugio antiaereo e alla fine del 1942 fu progettato e costruito ex novo un bunker sotto il piazzale esterno del Casino Nobile. Nel giugno del 1944 tutto il complesso fu occupato dalle truppe del comando anglo - americano che vi rimase fino al 1947.
Nel 1977 la Villa fu acquistata dal Comune di Roma e dal 1978 è aperta al pubblico. Dagli anni '90 il Comune ha avviato una serie di consistenti interventi di restauro sia del parco che degli edifici. Ad oggi sono stati completamente ristrutturati la Casina delle Civette (sede del Museo della Casina delle Civette), le Scuderie Nuove, il Villino Rosso, i manufatti dei Propilei, il Casino dei Principi (sede di mostre temporanee e dell'Archivio della Scuola Romana, il Villino Medioevale (sede di Technotown- ludoteca tecnologico scientifica) ed infine il Palazzo Casino Nobile sede della collezione della Villa e delle opere della Scuola Romana. Nel dicembre 2006 è stata ultimata anche la sistemazione e il ripristino dell'area verde nella parte settentrionale del parco, compresi gli arredi. Le catacombe ebraiche non sono visitabili. Nel 2013 sono stati ultimati i lavori di restauro del Teatro e della Torre e Serra moresca (queste ultime ancora non visitabili). Il Teatro, riaperto al pubblico il 7 dicembre 2013, è  tornato ad ospitare spettacoli teatrali, convegni, mostre, eventi culturali e visite guidate. Nel 2014 sono stati restaurati e aperti al pubblico, su prenotazione, il bunker e il rifugio del Casino Nobile. I bunker e il rifugio sono attualmente chiusi.

Bibliografia essenziale

A. Campitelli, Villa Torlonia, storia e architettura, Roma 1989;
A. Campitelli (a cura di), Villa Torlonia, l’ultima impresa del mecenatismo romano, Roma 1997;
R. Quintavalle, La Villa Nomentana dei Torlonia; le sue origini, i precedenti proprietari, le successive acquisizioni", Natale di Roma, MMDCCLII, 18 aprile 1999;
V. Proietti, L'opera di Giuseppe Valadier a Villa Torlonia e nel Casino dei Principi: una sottovalutazione e una dimenticanza storica, in "Strenna dei Romanisti", Natale di Roma, MMDCCLIV, 21 aprile 2000;
R. Quintavalle, La Cappella di S, Alessandro e le altre fabbriche scomparse della Villa Torlonia fuori Porta Pia, in "Strenna dei Romanisti", Natale di Roma, MMDCCLIV, 21 aprile 2001;
A. Agati, Villa Torlonia in (a cura di) A. Campitelli, Verdi Delizie. Le ville, i giardini, i parchi storici del Comune di Roma, Roma 2005, Roma 2005, pp.133- 152

> Video realizzato in occasione del restauro del Casino Nobile
Documentazione in corso d'opera dei complessi lavori di restauro che hanno interessato per diversi anni l'edificio progettato dal Valadier e riaperto al pubblico nel 2006. La macchina da presa segue il paziente lavoro dei restauratori, mostrando gli interventi su affreschi, decori, stucchi, mosaici, marmi e arredi.

Orario: 

Dal 1° ottobre al 31 marzo ore 7.00 - 19.30
Dal 1° aprile al 30 settembre ore 7.00 - 20.30
Chiuso 1° gennaio e 25 dicembre

MUSEI
La villa ospita all’interno dei suoi edifici il Museo della Casina delle Civette, il Museo della Scuola Romana e il Museo del Casino Nobile (ambedue nel Casino Nobile). Orari di apertura > www.museivillatorlonia.it

ARCHIVIO DELLA SCUOLA ROMANA
L’Archivio è aperto al pubblico su appuntamento. Per informazioni > Archivio della Scuola Romana (Casino dei Principi)
La ricca documentazione, sugli artisti rappresentati nella collezione museale e su loro contemporanei, è attualmente in corso di sistemazione. Annessa all’Archivio è la Biblioteca della Scuola Romana, che raccoglie circa cinquemila volumi, consultabile in OPAC / SBN.

LUDOTECA tecnologico scientifica > TECHNOTOWN

Giochi per bambini
area sud, ingresso via Siracusa

Punto di ristoro - bar e ristorante
presso la Limonaia, ingresso di via Lazzaro Spallanzani

Galleria