Villa Carpegna
Situata nel quartiere Aurelio, la villa del Cardinal Gaspare Carpegna, edificata alla fine del Seicento e rinnovata due secoli dopo, è una delle poche ville romane che conserva inalterati i caratteri stilistici settecenteschi in un insieme di grande pregio.
L’acquisto della villa e del parco da parte del Comune di Roma (1978) ha consentito una integrale opera di recupero e il libero accesso al pubblico. Il casino nobile, nucleo principale della villa, è caratterizzato da un corpo centrale fiancheggiato da due ali laterali simmetriche sormontate da torrette; attualmente è sede della Quadriennale di Roma, una delle più prestigiose istituzioni d’arte contemporanea del Novecento, che consente di consultare il prezioso archivio e la biblioteca.
Dove si trova: Municipio XIII, quartiere Aurelio
Epoca: XVII-XX secolo
Estensione: 7 ettari
Ingressi: piazzale di Villa Carpegna
La storia della villa è legata alle vicende della famiglia Carpegna ed in particolare al cardinal Gaspare, uno degli uomini più ricchi, potenti e colti del suo tempo. Nel 1684 egli acquistò, nei pressi di un terreno già di proprietà della famiglia, una vigna con casino, primo nucleo della futura villa. Più tardo di qualche anno è il Casino Nobile, progettato da Giovanni Antonio de Rossi, architetto di fiducia del cardinale.
L'edificio a pianta rettangolare, formato da un corpo centrale fiancheggiato da due ali laterali simmetriche sormontate da due torrette, sorge in corrispondenza dell'asse principale del parco che congiunge l'ingresso con un ninfeo monumentale, solo in parte restaurato, attraverso uno scenografico sistema di fontane.
A Pietro Francesco Garoli si debbono gli affreschi della galleria del primo piano, riscoperti durante i restauri dell'edificio avviati nel 1985, raffiguranti alcune delle tenute di famiglia nel Montefeltro, racchiuse fra balaustre e colonne dipinte, secondo una soluzione compositiva di gusto neorinascimentale.
Nell'Ottocento la villa passò alla famiglia Falconieri che fece rinnovare il Casino, realizzando tra l'altro un "saloncino dipinto alla pompeiana", al pianterreno, e un edificio di servizio, accanto a quello principale.
Nel 1902 la villa fu acquistata dalla baronessa Caterina von Scheyns, che fece introdurre un pavimento musivo ed una decorazione a tempera con figurazioni vegetali nell'androne. Ad inizio Novecento la villa divenne un vero e proprio salotto internazionale, aperto ad ospiti illustri, come il futuro papa Giovanni XXIII.
Il Comune di Roma ha acquisito la villa nel 1978, avviando un'opera di recupero.
Dal 1998 al 2000 la villa è stata oggetto di vari interventi di restauro che hanno interessato il Casino Nobile oggi sede della Quadriennale di Roma.
Nel corso del 2011 sono stati realizzati lavori di manutenzione straordinaria dell'area verde e il restauro di 5 fontane e nel 2013-2014 è stata restaurata la parte del parco al confine con la proprietà ecclesiastica, recuperando l’area antistante il ninfeo, con le magnifiche scalinate secentesche.
Bibliografia essenziale
C. Benocci , Villa Carpegna, Roma 2000
C. Benocci, Villa Carpegna, in A. Campitelli (a cura di), Verdi Delizie. Le ville, i giardini, i parchi storici del Comune di Roma, Roma 2005, pp.190-193
Quadriennale di Roma: www.quadriennalediroma.org
dalle 7.00 al tramonto