Arredi architettonici

Grotta dei Vini

GROTTA DEI VINI

ingresso di via Pinciana

Realizzata tra il 1609 e il 1618 sotto la direzione di Flaminio Ponzio, la loggia è una raffinata costruzione a pianta ovale costruita sopra la grotta utilizzata per la conservazione dei vini e collegata da un percorso sotterraneo al Casino nobile. La loggia veniva utilizzata per riunioni e feste conviviali. All'interno della volta vi sono affreschi, ancora visibili tra festoni di stucco, che raffigurano il convito degli dei, opera di Archita Ricci.

Al centro era collocato un grande tavolo rettangolare in marmo, con fori che all'occorrenza venivano riempiti d'acqua, e utilizzati per rinfrescare il vino.

PROSPETTIVA DEL TEATRO, PROSPETTIVA DI LEVANTE E PROSPETTIVA DI TRAMONTANA

parco dei Daini

La parete prospettica del teatro, posta al confine del secondo recinto con il Barco, e le pareti ad angolo retto di levante e di tramontana, a confine con la campagna circostante (attuale via Raimondi), erano elementi decorativi tra i più ricercati del giardino particolare del principe. La parete centrale della prospettiva del teatro era ornata da nicchie con busti e statue, numerosi rilievi scultorei, in gran parte perduti, ed iscrizioni. Tra queste, era la lapide con la famosa legge ospitale della Villa, recentemente ritrovata, che invitava i visitatori a godere liberamente delle delizie dei luoghi ed ad averne cura. Attraverso le grate delle grandi finestre aperte nella parete era possibile ammirare la campagna circostante, ed oggi l’area del moderno Bioparco. Anche le due pareti di levante e di tramontana, situate nelle vicinanze, presentavano ricche decorazioni scultoree. Oggi buona parte delle decorazioni della parete del teatro e delle prospettive sono copie in cemento.

PORTICO DEI LEONI

viale Fiorello La Guardia

Realizzato in due fasi; alla fine del Settecento da Antonio Asprucci e completato da Luigi Canina ai primi dell'Ottocento. All’interno del vano, trasformato in piccolo antiquarium, furono murate lapidi, frammenti ed iscrizioni antiche. Al giardino antistante fu dato un nuovo assetto formale con piante ed essenze esotiche.

TEMPIETTO DI DIANA

viale della Casina di Raffaello

Il piccolo tempio circolare fu costruito da Antonio Asprucci nel 1789. In origine all'interno vi era una statua di Diana, antica ma restaurata nella bottega di Vincenzo Pacetti e oggi al Louvre.

TEMPIO DI ANTONINO E FAUSTINA

viale di Antonino e Faustina

Disegnato da Cristoforo Unterperger, il tempietto fu eseguito nel 1792, nel quadro del rinnovamento voluto da Marcantonio Borghese. È composto da frammenti di architetture antiche provenienti dal Foro Romano, accostati a parti moderne a fingere una rovina, secondo la moda dei giardini all'inglese. Dietro il prospetto, su un piedistallo, è la statua antica di Faustina. Ai lati sono state collocate due are con le copie delle iscrizioni greche e della versione metrica latina che decoravano l’ingresso della villa di Erode Attico alla Caffarella.

TEMPIO DI ESCULAPIO

giardino del Lago

Posto al centro del lago, su una piccola isola artificiale, il piccolo tempio dedicato al dio della medicina venne realizzato da Antonio Asprucci tra il 1785 e il 1792. Nel progetto iniziale era prevista soltanto la costruzione di un prospetto architettonico destinato ad accogliere la colossale statua di Esculapio, rinvenuta presso le rovine del Mausoleo di Augusto. Nella successiva sistemazione, questo prospetto si trasformò in un piccolo tempio isolato. La facciata del tempietto neoclassico, scandita da quattro colonne scanalate con capitelli ionici su cui corre la trabeazione con iscrizione dedicatoria a Esculapio Salvatore, è sormontata da un timpano triangolare decorato da un bassorilievo a stucco che raffigura l’arrivo a Roma del dio. Vincenzo Pacetti e Agostino Penna eseguirono le due statue di Ninfe poste simmetricamente ai lati e Giovanni Rusca le scogliere rustiche e la cascata, non più esistente.

ARCO DI SETTIMIO SEVERO

giardino del Lago, ingresso da largo Santander

Per l'arco, che immetteva nel Giardino del Lago, Luigi Canina si ispirò, nel realizzare l’opera nel 1830, all’arco trionfale di Tito nel Foro Romano e vi pose sulla sommità la statua dell'imperatore Settimio Severo.

PROPILEI EGIZI

viale Fiorello La Guardia

I Propilei Egizi, costruiti in stile egizio secondo il gusto eclettico del tempo, furono realizzati nel 1827 da Luigi Canina per collegare la parte antica della Villa con le nuove aree acquistate dal principe Camillo Borghese in direzione della Via Flaminia e offrire al tempo stesso una sistemazione viaria più funzionale alle nascenti esigenze del “traffico moderno”. Nel 1938 furono parzialmente demoliti per consentire l’ampliamento della sede stradale.

EDICOLA DEL DACE

viale dei Daini, Parco dei Daini

L'edicola fu realizzata nei primi anni del '900, quando la villa fu oggetto di interventi "episodici", non coordinati da un progetto unitario. All’interno dell’edicola vi è un’ara funeraria del II sec.d.C. con i busti dei due defunti ed un acroterio adorno di ramoscelli. Sull’ara è poggiata una statua in marmo di età traianea raffigurante un Dace prigioniero.

EDICOLA DELLA MUSA

viale Goethe

L'edicola fu costruita tra il 1834 e il 1842 nell’area della Villa Manfroni, appena acquistata da Francesco Borghese. All'interno dell’edicola è collocata una statua muliebre rappresentante una musa e ai lati due statue femminili, oggi scomparse.

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