Fontana dei Quattro Fiumi in piazza Navona

Fontana dei Quattro Fiumi in piazza Navona

La fontana dei Quattro Fiumi, progettata e realizzata da Gian Lorenzo Bernini (1598 – 1680), costituisce un’insuperabile creazione barocca posta al centro di una delle più importanti piazze della città.

Autore: Gian Lorenzo Bernini
Datazione: 1648 - 1651
Materiali: travertino, marmo, granito, bronzo
Alimentazione originaria: acquedotto Vergine

Voluta da papa Innocenzo X  Pamphilj (1644 – 1655) ad ornamento della piazza sulla quale in quegli anni si stava costruendo in forme monumentali il palazzo di famiglia  (unitamente alla vicina chiesa di S.Agnese ed al Collegio Innocenziano), sostituì l’abbeveratoio installato insieme alle due fontane laterali negli anni settanta del ‘500   .
Nel 1647 il pontefice affidò a Francesco Borromini (1599 – 1667) il progetto della nuova conduttura che doveva portare a piazza  Navona 180 once dell’acqua Vergine e, contemporaneamente, decise di trasferire sulla piazza l’obelisco (copia romana di epoca domizianea)  che giaceva in pezzi nell’area del circo di Massenzio sulla via Appia antica.
Dopo l’espletamento di un concorso di idee al quale parteciparono importanti artisti dell’epoca, il papa affidò l’incarico per la realizzazione dell’opera a Gian Lorenzo Bernini, che  aveva presentato un modello in argento della nuova fontana
Al centro di un basso bacino di forma ellittica, la fontana è immaginata come una grande scogliera di travertino, scavata da una grotta con quattro aperture, che sorregge l’obelisco di granito.  Sugli angoli della scogliera sono collocate le monumentali statue marmoree dei quattro fiumi che rappresentano i continenti allora conosciuti, identificati anche dalla vegetazione e dagli animali scolpiti accanto: il Danubio di Antonio Ercole Raggi per l’Europa, con il cavallo; il Gange di Claude Poussin per l’Asia, con il remo e il dragone; il Nilo di Giacomo Antonio Fancelli per l’Africa, con il capo velato (allusione alle sorgenti sconosciute) associato al leone ed alla palma; il Rio della Plata di Francesco Baratta per l’America con un braccio sollevato - forse per ripararsi dai raggi del sole rappresentato dall’obelisco -  ed accanto un armadillo.
Sulla parte alta della scogliera sono due grandi stemmi marmorei della famiglia del papa con la colomba che porta nel becco un ramo di ulivo, e la stessa colomba, in bronzo, è collocata alla sommità dell’obelisco.
La fontana venne  realizzata tra il 1648 ed il 1651 da un folto gruppo di artisti e  maestranze dirette da Gian Lorenzo Bernini.
Magistrale fusione di architettura e scultura, la fontana dei Quattro Fiumi esprime movimento in ogni suo particolare scultoreo, dalla vegetazione, alle statue, alla fauna rappresentata nel bacino e sulla scogliera, divenendo il fulcro dell’intero spazio circostante.

Interventi di manutenzione e restauro sono stati effettuati di recente nel 2021 e nel 2024. Quest'ultimo, svoltosi nel quadro del programma PNRR - Caput Mundi, ha previsto attività di disinfezione e disinfestazione, pulitura, consolidamento, revisione delle stuccature e applicazione del protettivo, oltre al rifacimento dell’impermeabilizzazione delle vasche e alla manutenzione dell’area di rispetto. Con il supporto della documentazione fotografica è stato inoltre possibile ricostruire la falange del dito indice sinistro della statua del Danubio, mancante dagli anni Ottanta del Novecento.

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