Pietro Consagra, Giano nel cuore di Roma
Collocata nel punto in cui affiorano alcune tracce delle antiche mura serviane, in largo di Santa Susanna, l’opera è stata donata da Pietro Consagra al Comune di Roma che ne ha curato l’installazione nel 1997.
Il monumento si compone di un basamento in forma di parallelepipedo dal quale sorgono quattro grandi stele in marmo botticino, ciascuna caratterizzata, sia sulla fronte che sul retro, da profonde incisioni che disegnano gli arabeschi tipici della produzione dell’artista siciliano. Alta più di quattro metri, rappresenta una soluzione spaziale di forte espressività, in linea con altri suoi interventi artistici in diverse città del mondo. Sin dagli anni Sessanta, Consagra teorizza e sviluppa il tema della “bifrontalità”, che nella scultura realizzata per il centro di Roma interpreta e celebra il mito di Giano, caricandosi di ulteriori suggestioni, sviluppando un dialogo serrato ed efficace tra antico e contemporaneo. Riguardo al soggetto l’autore ha infatti affermato: “Un dio, Giano, a due facce contrapposte, che oltre a custodire le porte dei romani e osservare chi entrava e chi usciva, poteva guardare contemporaneamente passato e futuro. La storia del passato come un investimento, per godersi un avvenire favorevole garantito”. Così l’opera di Consagra, oltre a costituire uno dei più importanti segni del contemporaneo nel cuore della capitale, si pone come moderna porta di Giano.