De la toile à la scène. Gilles Aillaud

Omaggio a Gilles Aillaud, pittore e scenografo francese, nell'ambito delle iniziative del XIV Festival dell'Unione dei Teatri d'Europa.
Dopo Josef Svoboda (1992), Emanuele Luzzati (1993), Wilfried Minks (1994), Fabia Puigserver (1995), Luciano Damiani (1997), Ezio Frigerio (2000) e Dionyssis Fotopoulos (2002), l'Unione dei Teatri d'Europa rende quest'anno omaggio ad un artista indipendente, refrattario alle mode.
Il XIV Festival dell'Unione dei Teatri d’Europa presenta infatti una grande mostra dedicata all'opera di Gilles Aillaud, singolare pittore e grande scenografo francese, scomparso il 24 marzo scorso a Parigi, all'età di 77 anni.
Avvicinatosi al teatro nel 1972, Aillaud proponeva una visione della scenografia che, alla stessa stregua del testo, poteva essere usata dagli attori come strumento di lavoro di base o di elaborazione. Abituato a creare in stretta collaborazione con il regista, l'artista non considerava il dispositivo scenico come un "giocattolo" né come una semplice installazione per ottenere effetti drammatici.
Lo spazio della rappresentazione era un elemento strutturale che Aillaud spogliava (come nell'Amleto alla Schaubühune di Berlino nel 1982), arricchiva di accessori (Faust alla Salpêtrière a Parigi nel 1975), o ancora di cui disegnava il pavimento con mosaici (Berenice nel 1984), tracce di neve (Lear, 1985), o facendo sollevare le tavole del parquet (Le baccanti, 1974).
Gli oggetti scenici da lui creati erano delle presenze poetiche, metafore che hanno spinto la critica a considerarlo una sorta di scultore-filosofo.
"De la toile à la scène" presenta decine di opere (quadri, disegni, acquerelli, bozzetti, foto, affiche originali) raccolte da Bernard Michel, che per lungo tempo è stato assistente di Aillaud.
La mostra, che testimonia la profonda complicità dell'artista con registi come Klaus Michael Grüber, Jean Jourdheuil, Luc Bondy, attraversa le varie fasi della sua carriera, dal Faust Salpetrière messo in scena da Grüber nel 1975 al Pierrot lunaire al Festival di Aix-en-Provence nel 2003, passando per l'Incoronamento di Popppea nel 2000 e il Don Carlos al Théâtre du Châtelet nel 1996.
Dopo l'inaugurazione romana, ospitata nella suggestiva cornice della Centrale Montemartini sulla via Ostiense, la mostra sarà ripresa nell'aprile 2006 a Parigi in occasione della riapertura dello storico Théâtre de l'Odéon.
Curatori: Bernard Michel e Giorgio Ursini Ursich.
Orario di apertura: 15-19